Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

[banca dati bibliografica]
       
Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

WIKINDX Resources

Coppi Cristina. Prendersi cura del bambino con le piaghe da decubito: riflessioni. NEU 2008;33(1):29–33. 
Added by: Simonetta Ugolini (17/09/2009, 22:16)   
Resource type: Journal Article
BibTeX citation key: Coppi2008
View all bibliographic details
Categories: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica
Subcategories: Infermieristica in pediatria, Lesioni
Keywords: , Lesioni da pressione
Creators: Coppi
Publisher:
Collection: NEU
Views: 20/1298
Attachments  
Abstract
(Trascritto dall'articolo).
Le ulcere da decubito rappresentano un importante problema anche nel mondo infantile. Se è vero che la cute si modifica nel corso degli anni, è altrettanto vero che va considerata un organo immaturo al momento della nascita. Ciò impone riflessioni sulla sua gestione, sia quando vi è l’integrità cutanea, sia in presenza di lesioni cutanee, che non possono essere paragonate a quella dell’adulto. Lo sforzo compiuto, in questo lavoro, è stato quello di presentare in maniera organica strumenti (scale di valutazione della cute integra, scale di valutazione del dolore, scale di valutazione del rischio di contrarre lesioni da pressione…) presenti nella letteratura scientifica, specifici dell’area pediatrica. Anche quando gli strumenti di valutazione vulnologici sono pertinenti per l’area d’interesse, non possiamo ritenerci soddisfatti, poiché il prendersi cura è fatto anche di relazione. Il processo di guarigione delle lesioni passa, infatti, attraverso la relazione di cura che diviene parte fondamentale di una buona assistenza olistica. Questa deve essere il mezzo per stabilire alleanze terapeutiche con i genitori, importanti alleati di cura, e là dove possibile, con il piccolo paziente.
Added by: Simonetta Ugolini  
WIKINDX 6.7.0 | Total resources: 8016 | Username: -- | Bibliography: WIKINDX Master Bibliography | Style: British Medical Journal (BMJ)