Indice della Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche [banca dati bibliografica] | |||
Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Resource type: Journal Article BibTeX citation key: Pedrazzini2013a View all bibliographic details |
Categories: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Subcategories: Emozioni e sentimenti, Infermieristica pre operatoria Keywords: Ansia Creators: Pedrazzini Publisher: Collection: Italian Journal of Nursing |
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Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Come il dolore, anche l’ansia, fino a ieri, era considerata dai clinici come una componente inevitabile di un’ ospedalizzazione, specialmente in un bambino incapace di distinguere il male per il male, dal male a fin di bene. Questo argomento assume particolare rilevanza se si parla di chirurgia pediatrica e periodo perioperatorio in cui l’intero nucleo familiare è a rischio di manifestare elevati livelli di stress, costituendo un problema di cui i professionisti della salute dovrebbero farsi carico, attuando interventi preventivi. L’American PsichiatricAssociation descrive l’ansia come ‘(...) l’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuro, accompagnata da sentimenti di disforia o da sintomi fisici di tensione’. Infatti in una visione olistica delpaziente l’ansia è sì da considerarsi un sintomo e, come tale, per definizione soggettiva, tuttavia coinvolge a pieno l’individuo manifestandosi anche tramite diversi segni clinici, suggerendoci quindi la necessità di un approccio multidisciplinare e multidimensionale che miri a trattarne non solo l’aspetto puramente fisiologico ma anche quello psicologico.Tra le metodologie farmacologiche, gli agonisti selettivi dei recettori alfa-2 adrenergici cerebrali hanno dimostrato avere efficacia simile a quella del Midazolam nel produrre un effetto sedativo, ma Clonidina e Dexmedetomidina potrebbero portare alcuni vantaggi nel migliorare l’analgesia postoperatoria,nell’evitare depressioni respiratorie o reazioni paradosse e nel ridurre stati di emergence delirium. Per quanto riguarda le metodologie non farmacologiche le evidenze scientifiche confermano che il successo della presenza dei genitori all’induzione dell’anestesia dipende da un attento accertamento preoperatorio e da un adeguato programma di preparazione familiare, compiti che vedono come primo responsabile la figura dell’infermiere, sempre più esortato nel proprio ruolo di educatore sanitario. Infine vari studi hanno riscontrato come la presenza dei clowns sia un valido strumento per la riduzione del’ansia preoperatoria nel bambino sottoposto a intervento chirurgico in elezione. Added by: Antonina Ingrassia Last edited by: Antonina Ingrassia |