(Trascritto dall’articolo) .
L’attività di accoglienza dei migranti richiede necessariamente la collaborazione tra diversi enti pubblici e, conseguentemente, implica la ricerca di un adeguato livello di integrazione tra prestazioni sociali e sanitarie. L’assistenza sociale e le prestazioni sanitarie richiedono la collaborazione tra enti pubblici e i soggetti non profit. L’accoglienza dei migranti, spesso, si traduce in procedure selettive di natura competitiva, finalizzate all’individuazione dell’operatore economico affidatario della gestione delle relative attività. L’attività di accoglienza dei migranti può risultare, tuttavia, anche oggetto degli istituti giuridici cooperativi disciplinati dal Codice del Terzo settore (d.lgs. n. 117/2017). L’articolo analizza l’attività di accoglienza dei migranti quale area di integrazione socio-sanitaria all’interno della quale è possibile sperimentare anche processi di co-progettazione ex art. 55 del d.lgs. n. 117/2017, in grado, tra l’altro, di assicurare interventi integrati, efficaci, efficienti ed innovativi, nonché il coinvolgimento attivo degli enti di Terzo settore.