Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

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Mastrogirolamo Monica, Gatta Laura, Bove Davide. Il “Cry-Wolf Effect”. Gli infermieri ed i falsi allarmi in Terapia Intensiva. Scenario 2022;39(2):35–40. 
Added by: Daniela Forte (01/05/2023, 09:11)   
Resource type: Journal Article
ID no. (ISBN etc.): 1592-5951
BibTeX citation key: Mastrogirolamo2022
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Categories: Etica, Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management, Metodologia dell'assistenza infermieristica
Subcategories: Gestione delle apparecchiature, Infermieri, Infermieristica in area critica, Omeostasi, Scale di valutazione, Tecnologie biomediche, Valutazione infermieristica
Keywords: Benessere, Equilibrio emodinamico, Patologie occupazionali, Terapia intensiva
Creators: Bove, Gatta, Mastrogirolamo
Publisher:
Collection: Scenario
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Abstract

(Trascritto dall'articolo).
Introduzione. Lo sviluppo scientifico e tecnologico ha determinato nelle Terapie Intensive un aumento esponenziale degli allarmi clinici provenienti dai diversi dispositivi e, di conseguenza, dei falsi allarmi, ai quali si aggiungono i rumori ambientali. Sempre più spesso, gli infermieri non riescono a distinguere i diversi tipi di allarme e descrivono una sensazione di affaticamento da allarme. L’elevata frequenza dei falsi allarmi può condurre al cosiddetto “Cry Wolf Effect”, che può indurre gli infermieri a considerare come falsi quegli allarmi che in realtà sono significativi.
Obiettivi: Indagare la percezione degli allarmi clinici ed i problemi causati dagli stessi allarmi tra gli infermieri di terapia intensiva; identificare gli ostacoli alla gestione degli allarmi.
Materiali e Metodi: È stato condotto uno studio pilota, di tipo osservazionale descrittivo, su un campione di 40 infermieri di terapia intensiva, utilizzando un questionario.
Risultati: Per quanto riguarda la percezione degli allarmi, è emerso che il fastidio generato dagli allarmi è frequente e mette a rischio l’assistenza ai pazienti. Per quanto riguarda gli ostacoli nella gestione degli allarmi, l’ostacolo maggiore identificato dai partecipanti è la difficoltà nel percepire il suono degli allarmi. Per quanto riguarda la percezione dell’alarm fatigue, lo score della scala utilizzata è risultato essere medio-alto.
Discussione e conclusioni: L’esposizione continua agli allarmi e ai falsi allarmi causa frequentemente fastidio e lo stress correlato all’esposizione agli allarmi può causare disturbi nella concentrazione e rischio di disattenzioni; il fenomeno del Cry Wolf Effect mette in serio pericolo la sicurezza dei pazienti. Il problema evidenziato dallo studio è diffuso e non può essere sottovalutato. È, pertanto, necessario implementare strategie per arginare questi fenomeni, al fine di promuovere cure sicure per i pazienti ed il benessere degli infermieri.


Added by: Edvige Fanfera  Last edited by: Daniela Forte
Notes
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