(Trascritto dall'articolo).
Il sovraffollamento in ambito sanitario (o Overcrowding) è «(…) quella situazione in cui la richiesta di prestazioni supera la capacità di fornire assistenza di qualità in un lasso di tempo ragionevole (…).» (Derlet, Richards, 2000). Si può affermare che è un problema ormai comune alla maggior parte delle strutture di emergenza sul territorio nazionale; è causato da una molteplicità di fattori (sempre maggior ricorso ed attesa di un accesso immediato alla diagnostica strumentale e consulenze specialistiche, diminuzione dei posti letto, diminuzione dei tempi di ospedalizzazione, insufficiente risposta della medicina territoriale, disinformazione della cittadinanza, progressivo invecchiamento della popolazione, popolazione extracomunitaria non in regola con SSN, ecc.) e può avere sia conseguenze pericolose nei confronti della salute dei pazienti che innescare problemi medico legali agli operatori sanitari. Poiché non paiono esserci prospettive immediate di inversione di tendenza è indispensabile ricercare correttivi di tipo organizzativo gestionale per contenere le criticità e garantire la presa in carico in tempi e modi adeguati di coloro che accedono in Pronto Soccorso con problematiche di tipo urgente-emergente. Lo scopo del contributo è quello di fornire un’adeguata informazione sul gradimento percepito dagli utenti inseriti nel percorso del fast track in merito al tempo di attesa per l’effettuazione della visita/esame e al modo in cui gli operatori sanitari si sono presi cura del problema di salute.