In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus, celebrata il 18 marzo, al cinema Giulio Cesare di Roma, è stato proiettato “Io resto”, un film di Michele Aiello che ha ottenuto il patrocinio di FNOPI, Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, e FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.
Si tratta dell’unico documentario interamente girato all’interno di un ospedale italiano, durante la prima ondata della pandemia da COVID-19.
Non è un film sui numeri o sulle conseguenze del virus, è la Storia dell’umanità e della sensibilità durante l’impresa sanitaria più difficile dal 1945 a oggi: in una visione realistica ed intimista, racconta quello che gli infermieri hanno visto e toccato con mano nel corso della pandemia.
Alla presentazione romana, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di FNOPI (con la presidente Mangiacavalli), OPI di Roma (con il vice presidente Turci), FNOMCeO (con il presidente Anelli) e OMCeO Roma (con il presidente Magi)
Un mese dentro la vita di un ospedale, sospeso di fronte all’ignoto. Per la prima volta, una videocamera mostra il fardello emotivo e la gentilezza nei rapporti tra pazienti e personale sanitario durante lo scoppio della pandemia da COVID-19.
Lo fa grazie a Michele Aiello, regista che ha girato all’interno degli Ospedali Civili di Brescia. “Io Resto” è ciò che vede in quei giorni, l’unico documentario che ha potuto toccare con mano lì dove l’emergenza è stata più dura e drammatica, prodotto dal regista stesso insieme a Luca Gennari e Zalab, in collaborazione con RCE Foto Verona e Comune di Brescia.
Due anni fa, in questi giorni, iniziavano a susseguirsi le prime, ancora confuse, notizie sul contagio da Coronavirus. Le immagini di ciò che è stato, la memoria di chi ha visto la sua vita radicalmente cambiare rimangono impresse.
E mentre si avvicina il secondo anniversario della Giornata nazionale in memoria delle vittime torna nei cinema questo documento, potente ed evocativo, a memoria futuro. “Il rispetto verso i testimoni di questa storia non è stata l’unica sfida di questo progetto – ha spiegato Michele Aiello -. Di fatto, io e Luca Gennari abbiamo scritto la storia mentre la filmavamo. Uno dei pochi punti fissi che ci ha guidati fin dai primi giorni di ripresa è stato dirsi che questa storia avrebbe potuto solo che essere collettiva, e così poi è stato. Il punto di vista, invece, si è costruito naturalmente nello stare lì. Pian piano siamo diventati anche noi parte integrante di quella cosa che stavamo vivendo e filmando, compagni di viaggio di tutte le persone di questa storia”.
La diffusione del film avviene al cinema e in qualsiasi luogo di aggregazione sociale e di formazione universitaria. Per i suoi meriti e la potenza evocativa, la pellicola ha ottenuto diversi riconoscimenti a Festival, come: Visions du Reel 2021: “Grand Angle|Anteprima mondiale”; Biografilm Festival 2021: “Best Film Award Biografilm Italia”; Ortigia Film Festival 2021: “Premio Miglior Documentario-Sebastiano Gesù”; PerSo Social Film Festival 2021: “Menzione Speciale PerSo Cinema Italiano”; Documentaria Film Festival 2021: “Miglior Documentario-Visioni Doc Italia” e London International Documentary Film Festival 2022: on line fino al 27 marzo scorso.
Venerdì 18 marzo è stata l’unica data nella Capitale, ma, oltre che a Roma, in contemporanea è stato visto a: Firenze, Brescia, Verona, Grosseto, Matera, Brindisi, Siracusa e Napoli, e, prima a Bologna (il 15 marzo) e Milano e Ravenna (il 17 marzo).
Trailer al link: https://vimeo.com/605552065