La nuova casa degli infermieri romani, da oggi, può dirsi anche “battezzata”, grazie a Monsignor Paolo Ricciardi, Vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per la Pastorale della Salute, che, alla presenza del presidente Maurizio Zega ha benedetto i locali della sede. Inoltre, l’aula nella quale si svolgono – e si svolgeranno – le riunioni del Consiglio Direttivo dell’Ordine è stata intitolata alla ex presidente Ausilia (Lia) Pulimeno, scomparsa di recente, e il cui ruolo, alla guida dell’OPI di Roma, ha portato lustro e benefici all’intera Professione negli ultimi anni. Alla presenza dei familiari, è stata svelata la targa commemorativa, tra l’emozione dei presenti.
In verità, la storica sede dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma in viale Giulio Cesare ha già chiuso i battenti da qualche mese, a vantaggio di questa più grande e moderna in viale degli Ammiragli 67.
Un luogo egualmente raggiungibile, con faciltà, con i mezzi pubblici (in particolare con la metropolitana: fermate di Cipro e Valle Aurelia) e con la garanzia dei servizi di sempre. Anzi, grazie agli interni assai più ampi, le attività dell’OPI capitolino saranno incrementate, affinchè tutti gli iscritti possano avere a disposizione un ventaglio sempre più ampio e più a portata di mano di facilities, corsi di aggiornamento, convegni e iniziative formative.
Invariati gli indirizzi web e di Pec, e i giorni e gli orari di apertura (lunedì-venerdì: 8.30/12.30 e lunedì e giovedì anche 14.30-17), ma, ora, ad esempio, c’è una sala formazione da 50 posti, con proiettore e schermo gigante e una nuova reception, con un moderno sistema a display per gestire l’utenza in attesa.
Sono oltre 600 i metri quadrati attuali, “contro” i 440 di viale Giulio Cesare: un importante incremento di cubatura, a fronte di un cospicuo risparmio sul contratto di locazione (con un canone di affitto più basso, invariato almeno per i prossimi 12 anni).