Egregio Dottor ALESSIO D’AMATO
Assessore Sanità e integrazione
Socio-Sanitaria della Regione Lazio
Egregio Dottor Massimo Annichiarico
Direttore Regionale Salute ed Integrazione Socio-Sanitaria
direttore.direzionesalute@regione.lazio.it
Oggetto: vaccinazione infermieri liberi professionisti o dipendenti da strutture private
Gentile Assessore,
lo scrivente Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma rivolge alla sua attenzione una situazione di grave disagio che riguarda i colleghi infermieri liberi professionisti nonché quelli dipendenti da strutture sanitarie private non convenzionate. Ad oggi, centinaia di loro sono ancora in attesa di vaccinazione.
Come Lei sa, la Regione ha attivato all’inizio dell’anno un portale in cui era possibile per gli infermieri richiedere la vaccinazione: e l’Ordine ha infatti provveduto a segnalare per quel tramite ben 219 nominativi di colleghi che richiedevano il vaccino. Il 14 febbraio, per noi inspiegabilmente, il portale è stato chiuso; solo dopo ripetute insistenze presso le strutture regionali è stato possibile, dal 19 marzo, tornare a trasmettere, a cura dell’Ordine di Roma, altri nominativi. Da quella data più di 370 nomi sono stati trasmessi alla Regione: ma l’Ordine continua ad essere subissato da richieste di colleghi tuttora in attesa alcuni dei quali avevano richiesto il vaccino addirittura nel periodo tra il 19 gennaio e il 14 febbraio!
Recentemente, anzi precisamente venerdì 9 aprile, a fronte di una lettera di sollecito dell’incaricato dell’OPI di Roma, abbiamo appreso dal dottor Giovanni Bianco, che “al momento l’invio delle liste delle adesioni raccolte è stato interrotto in funzione dell’applicazione del DL 44/2021”. Scrive il Dottor Bianco che “dalla settimana prossima sarà possibile per gli iscritti agli ordini delle professioni sanitarie procedere individualmente alla prenotazione della vaccinazione direttamente dal portale regionale salutelazio.it. Arriverà comunicazione”.
Ora il problema è capire: da quando la ricezione delle liste è stata interrotta? Ovvero fino a che punto sono state prese in carico le nostre richieste? E ancora: la comunicazione che arriverà per avvisare di prenotarsi tramite portale arriverà a chi e come?
L’Ordine naturalmente invierà comunque la comunicazione di procedere individualmente alla prenotazione direttamente sul portale salutelazio.it. Ma quanti di questi colleghi sono già stati presi in carico nelle precedenti segnalazioni inviate alla Regione come ci era stato chiesto?
Come si vede, una situazione obiettivamente confusa, che purtroppo alimenta tensioni e scoraggiamenti in una categoria professionale la cui rilevanza rispetto alla lotta al Corona virus non ho bisogno di spiegarle. Tensioni moltiplicate da notizie – poco importa se fondate o meno – che parlano di altre categorie professionali, molto meno della nostra coinvolte ed essenziali nella lotta la Covid 19, che sarebbero state prontamente vaccinate.
Ora, noi comprendiamo perfettamente la difficoltà della situazione che stiamo tutti vivendo, a cominciare dalla carenza stessa di vaccini, che sta producendo effetti di rallentamento. Sappiamo che le strutture regionali dedicate sono ovviamente sotto stress, ma ugualmente ci pare di poter richiedere con qualche fondatezza che si voglia provvedere al più presto e con ovvia sollecitudine alla copertura vaccinale di chi è non in prima ma in primissima linea nella lotta alla pandemia.
Ieri, per dirle, un collega libero professionista, per il quale abbiamo richiesto il vaccino l’11 febbraio e, vista la mancata convocazione, anche il 24 marzo, si accingeva ad effettuare tamponi e ad assistere a domicilio pazienti affetti da Covid: gentile Assessore, non è stato ancora vaccinato, da febbraio.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche è un Ente sussidiario dello Stato e noi intendiamo muoverci nel senso della collaborazione istituzionale, sempre. E siamo ben certi di muoverci in questo senso segnalandole questi gravi problemi, alla cui soluzione siamo, come sempre, pronti a collaborare.
In attesa di un Suo cortese riscontro, voglia gradire i miei più cordiali saluti
Maurizio Zega
Presidente OPI Roma