Comunicato Stampa
Federazione Nazionale e Ordine di Roma degli infermieri solidali con l’ordine dei medici di Roma contro l’attacco dei no vax
La Federazione Nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) e l’Ordine delle professioni infermieristiche di Roma, sono vicini agli amici e colleghi dell’Ordine dei medici di Roma verso i quali manifestano tutta la loro solidarietà, sostengo e vicinanza per l’assurdo atteggiamento di alcuni iscritti che hanno boicottato l’annuale riunione per la sessione di bilancio dell’Ordine, irrompendo nell’assemblea con slogan e atteggiamenti non vax del tutto estranei alla cultura e alla professione medica e sanitaria in generale.
“Un atteggiamento ingiustificato e un comportamento odioso – è il commento di Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI e Maurizio Zega, presidente OPI Roma – che ignora tutti i principi della professione, della deontologia e, soprattutto, va contro una legge dello Stato che, per la tutela della salute dei cittadini, quella cioè che i professionisti sanitari hanno scelto e giurato di difendere e mantenere, ha reso obbligatoria una vaccinazione che nei numeri al ribasso di operatori sanitari contagiati dopo le varie somministrazione e nella minor gravità di eventuali contagi, sta dimostrando tutta la sua efficacia”.
Come ha dichiarato a suo tempo il Capo dello Stato “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. (…) Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili”.
“Impegno, senso del dovere e della responsabilità che deve riguardare tutti perché la campagna possa svilupparsi in modo ordinato, omogeneo ed efficiente, con il coinvolgimento di tutti i professionisti, ognuno per la propria competenza”, è il commento di Mangiacavalli e Zega.
“Siamo vicini al presidente Magi dell’Omceo di Roma e apprezziamo la sua volontà di dialogo anche con chi ha scelto di rimanere fuori dalle righe del buon senso, della Scienza e della professione – concludono –, ma la legge richiede rispetto e osservanza e soprattutto in questo caso lo richiede la salute dei cittadini e sarà quindi inevitabile che venga applicata con rigore e determinazione anche perché le persone sappiano che c’è sempre chi veglia davvero sulla loro salute”.
Roma, 20 dicembre 2021